Un nuovo bonus per i bambini nati o adottati nel 2025 sta per entrare in vigore: chi potrà davvero beneficiarne? Le condizioni sono stringenti e la corsa contro il tempo è già iniziata.
L’Inps ha ufficializzato l’avvio del nuovo bonus nuovi nati 2025, un contributo economico di mille euro destinato a ogni bambino nato o adottato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Il beneficio, destinato a sostenere economicamente le famiglie con minori risorse, potrà essere richiesto da genitori in possesso di un ISEE minorenni non superiore ai 40.000 euro.

Inps, al via il bonus nuovi nati 2025: ecco a chi spetta
L’erogazione del bonus sarà gestita direttamente dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, con risorse complessive pari a 330 milioni di euro per il 2025, che saliranno a 360 milioni annui dal 2026. L’iniziativa, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, punta a incentivare la natalità e a supportare le famiglie in un momento storico segnato da difficoltà economiche e demografiche.
“Il bonus non concorre alla formazione del reddito imponibile” – specifica l’Inps nella circolare diffusa, sottolineando che la misura rappresenta un aiuto concreto senza impatto fiscale per le famiglie beneficiarie.
Chi può richiedere il bonus nuovi nati
La misura è riservata ai cittadini italiani, ai cittadini di Paesi membri dell’Unione Europea, e ai cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno di lungo periodo o titolari di protezione internazionale, compresi apolidi e rifugiati politici.
Anche i cittadini del Regno Unito residenti in Italia entro il 31 dicembre 2020 potranno accedere al beneficio, in virtù degli accordi post-Brexit che garantiscono la parità di trattamento per chi ha mantenuto la residenza nel territorio nazionale.
Alla data della domanda, il genitore richiedente dovrà essere residente in Italia, requisito che dovrà risultare valido anche alla data dell’evento: nascita, adozione o affidamento preadottivo del minore.
Come presentare la domanda: i dettagli Inps
Il bonus nuovi nati 2025 potrà essere richiesto da uno solo dei genitori, in via alternativa. In caso di genitori non conviventi, il beneficio spetta al genitore che convive con il minore.
“La domanda deve essere presentata, a pena di decadenza, entro 60 giorni dalla nascita o dall’ingresso del minore in famiglia” – si legge nella nota ufficiale dell’Inps.
Il servizio per la presentazione delle domande sarà reso disponibile attraverso un messaggio ufficiale dell’Istituto. Per gli eventi avvenuti prima della pubblicazione del messaggio, la domanda potrà essere inoltrata entro 60 giorni dalla pubblicazione stessa.
La graduatoria seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle domande, verificando la sussistenza dei requisiti, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Bonus nuovi nati 2025: limiti ISEE e criteri di pagamento
Elemento centrale per l’accesso al contributo è il possesso di un ISEE minorenni aggiornato e non superiore a 40.000 euro. Per agevolare le famiglie, dall’ISEE saranno esclusi gli importi percepiti tramite l’Assegno Unico Universale.
Nel caso di adozioni, il bonus sarà riconosciuto esclusivamente per i figli minorenni. Per i casi di affidamento preadottivo, farà fede la data di ingresso nel nucleo familiare, stabilita dal Tribunale per i Minorenni.
Al momento della domanda sarà inoltre necessario indicare la modalità di pagamento prescelta, scegliendo tra accredito su conto corrente con IBAN o bonifico domiciliato.
Monitoraggio delle risorse e trasparenza
L’Inps ha annunciato un sistema di monitoraggio mensile che garantirà la trasparenza sull’utilizzo delle risorse. I dati raccolti saranno trasmessi periodicamente al Ministero del Lavoro e al Ministero dell’Economia e delle Finanze, per valutare l’efficacia e la sostenibilità della misura nel lungo periodo.
Con il bonus nuovi nati 2025, il Governo lancia un segnale importante sul fronte della natalità, in una fase in cui l’Italia continua a registrare dati preoccupanti sul calo delle nascite. Resta ora da comprendere se le risorse stanziate riusciranno a coprire la domanda effettiva e se il meccanismo di assegnazione cronologica sarà sufficiente a garantire equità.